Cerco squadra disperatamente

A meno di un mese dalla fine del calciomercato molte sono le società ancora impegnate nel far spazio tra le proprie fila per poter ripianare i conti e potersi permettere eventuali nuovi acquisti.

In questo girone infernale qual è quello dei giocatori con il destino oramai segnato, tre di loro hanno catturato la mia attenzione ed il mio interesse perché arrivati nei rispettivi club con grandi aspettative da parte di addetti ai lavori e tifosi, ma che hanno deluso e che ora si ritrovano ad aspettare che la giusta chiamata arrivi per poter dare una sferzata positiva alla propria carriera.

  • Arda Turan, 30 anni, trequartista del Barcelona: sono certo che sarebbe stato scambiato per eretico chi due anni avesse azzardato il pronostico di un Arda Turan ai marigini del Barça e senza acquirenti disposti a presentarsi dai catalani con una offerta congrua al suo valore. Eppure tutto ciò è vero. Il fantasista turco, acquistato nel 2015 battendo la concorrenza dei club della Premier League e aggirando l’ embargo imposto dalla FIFA per la vicenda dei trasferimenti irregolari dei giovani calciatori, è visto oggi come un peso troppo grande da caricarsi in spalla. Nelle 55 partite in cui è sceso in campo con la maglia dei catalani non sempre ha dato la sensazione di essere lo stesso visto sotto la guida di Diego Pablo Simeone. Chi sperava di aver trovato un jolly da poter adattare nello scacchiere offensivo di Luis Enrique è rimasto deluso nel constatare quanto Arda abbia  sofferto la concorrenza e che sia rimasto schiavo dei suoi difetti caratteriali, mascherati ai tempi dei Colchoneros perché coccolato dallo status di giocatore chiave.

Dove potrebbe andare? Il mega contratto quinquennale da quasi 4.5M di € all’ anno continua a frenare chi pensa a Turan come rinforzo per la propria rosa. Ad Agosto inoltrato però, spaventati dall’ idea di continuare assieme per altri sei mesi, sia il calciatore che il Barça potrebbero abbassare le pretese. Un ritorno all’ Atletico Madrid (o in Turchia al Galatasaray), dopo che negli anni sono tornati Filipe Luís e praticamente anche Diego Costa, sarebbe romantico. Altre destinazioni possibili potrebbero essere l’ Inghilterra o l’ Italia. L’ Arsenal sta cercando un trequartista che possa seguire la strada tracciata da Santi Cazorla, mentre l’ Inter, qualora partisse João Mário direzione PSG, avrebbe bisogno di un innesto in trequarti per il 4-2-3-1 proposto da Spalletti durante la pre-stagione.

  • Mamadou Sakho, 27 anni, difensore centrale del Liverpool: al netto dei cali di concentrazione che spesso lo colpiscono, è incredibile come uno coi mezzi fisici e tecnici di Sakho fatichi a trovare una squadra pronta a scommettere su di lui. Al Liverpool lo acquistarono dal PSG proprio perché particolarmente impressionati dalla forza mista ad agilità e carisma del difensore francese diventato capitano e leader difensivo a soli 17 anni ed 8 mesi. Nel Merseyside le migliori cose le ha fatte vedere sotto la guida di Brendan Rodgers nei primi due anni ad Anfield, quando fu protagonista nella lotta al titolo nel 2013 e componente fondamentale nello scacchiere difensivo a tre nel 2014 scelto dal manager nordirlandese per diminuire il numero di reti subite e dare più respiro al centrocampo formato da Jordan Henderson ed uno a turno tra Allen, Lucas Leiva e Steven Gerrard. Con Klopp, tra infortuni, brutte prestazioni e la squalifica per doping, la scintilla non è mai scoccata. Lo scorso Gennaio la cessione in prestito al Crystal Palace è stata una liberazione per il francese, desideroso di riprendere in mano la propria carriera di calciatore dopo sei mesi aggregato alle riserve dei Reds. Il riscatto da parte delle Eagles sembrava una pura formalità, ma al momento nulla sembra muoversi in questa direzione. Sakho rischia di perdere dunque almeno altri sei mesi, con la prospettiva di non vedere mai il campo avendo davanti Matip, Lovren e Ragnar Klavan, tutti giocatori in cui l’ex tecnico del Borussia Dortmund ha dimostrato di avere cieca fiducia.

Quale sarà la sua prossima destinazione? Congelato al momento l’ affare col Palace di De Boer – che nel frattempo si è cautelato con l’ acquisto del polivalente difensore olandese Jairo Riedewald – su Sakho si sono posati gli occhi di parecchi club di buon livello, disposti a prelevarlo dal Liverpool per un prezzo però lontano dai 35M di € richiesti dalla dirigenza dei Reds. Gli esperti di mercato hanno indicato il Southampton di Mauricio Pellegrino come potenziale club interessanto. I Saints potrebbero chiedere l’ inserimento del suo cartellino nella trattativa per il trasferimento di Virgil van Dijk. La Roma di Monchi invece ha sondato il terreno perché intenzionata a rinforzare il reparto arretrato con un difensore rapido dopo la partenza di Antonio Rüdiger.

Samir Nasri, 30 anni, trequartista del Manchester City: un recente sondaggio partorito da una pagina Twitter molto seguita dai tifosi citizens ha ribadito quanto il Nasri uomo e calciatore sia divisivo. Due fazioni contrastanti hanno passato giorni a dibattere sul perché il franco-algerino sia stato o meno un acquisto deludente in rapporto alle aspettative che accompagnarono il suo trasferimento dall’ Arsenal. Samir Nasri negli anni è stato capace di incantare le platee con la sua classe ed agilità tanto quanto far imbufalire allenatori e dirigenti per la sua personalità dissoluta al di fuori del terreno di gioco. Il primo sentimento che suscita il trequartista marsigliese è appunto la rabbia. Nel 2013, dopo una prestazione di altissimo livello contro il Newcastle, a sottolineare questa peculiarità fu proprio il suo manager Roberto Mancini, voglioso di “prenderlo a pugni” perché aveva avuto l’ennesima conferma del talento non appieno sfruttato da Samir. Gli infortuni purtroppo hanno fatto il resto. L’anno scorso, dopo esser stato fatto fuori dal nuovo manager Pep Guardiola, ha trovato in Siviglia e Sampaoli due stimoli per poter rivitalizzarsi e ricostruirsi una credibilità. A fine campionato il francese ha lasciato il Sánchez Pizjuán dopo essere entrato nel cuore di tutti, nonostante qualche passaggio a vuoto anche in Spagna. Il manager argentino, prima della sfida di Champions League contro il Leicester, descrisse Nasri come ossigeno per la squadra. Oltre alle indubbie qualità tecniche, perfettamente compatibili con il partner Steve N’Zonzi, è stato apprezzato particolarmente lo spirito con cui l’ex Arsenal e City ha affrontato l’avventura in Liga. “Vederlo sorridere aggiunge positività al gruppo – aggiunse capitan Vitolo – il Siviglia fa questo effetto a tutti. Qui ci sentiamo coccolati, per cui siamo spinti a dare il meglio”. Tornato al City dopo la non volontà del nuovo allenatore castigliano di non trattare il suo riscatto, è finito fuori rosa in attesa di trovare una nuova destinazione.

L’ ultimo treno per il grande calcio: quella che dovrà prendere nei prossimi venti giorni sarà una scelta cruciale per Samir Nasri. Come ha sottolineato Guardiola, lui ed il suo agente dovranno limitare le richieste se vorranno trovare una squadra disponibile ad acquistarlo. La Roma si è limitata a qualche sondaggio nelle ultime settimane perché alla ricerca di un giocatore mobile da regalare ed Eusebio Di Francesco ed il Nizza ha allacciato i contatti con il suo enturage salvo poi virare su Wesley Sneijder. Nelle ultime ore però sembra che per Nasri si stia facendo avanti alcuni club di MLS. L’ Orlando City per esempio sarebbe disposto a coprire l’ intero ingaggio attualmente percepito dal calciatore e farne il marquee player insieme a Ricardo Kaká. Che sia la Florida lo scenario crepuscolare della tormentata carriera di uno dei migliori talenti che la scuola francese abbia offerto negli ultimi dieci anni?

Da qui a fine Agosto ne vedremo delle belle. Oltre alle spinose situazione dei tre giocatori precedentemente citati sono molti quelli che attendono di conoscere il proprio futuro. Moussa Sissoko del Tottenham, l’attaccante colombiano Carlos Bacca, Serge Aurier in uscita dal PSG dopo la conferma del belga Meunier e l’acquisto di Dani Alves, Rafinha del Barça, Lucas Pérez dell’ Arsenal, il croato Marcelo Brozović e il funambolo Gabriel Barbosa dell’ Inter, il turco Emre Mor ed il polacco Grzegorz Krychowiak paiono poter scatenare un effetto domino che infiammerà le restanti settimane agostane.

Neymar al PSG ha solo acceso la miccia di una bomba pronta ad esplodere.

photo by: www.sporhd.com

Articolo by: @Maxi_Gooner