Blaugrana a Kilometro Zero

Gli ultimi dodici mesi hanno sancito una frenata del progetto Barcelona iniziato da Frank Rijkaard, esaltato da Pep Guardiola e ulteriormente valorizzato da Luis Enrique.

Nonostante le vittorie in campo nazionale, europeo e intercontinentale, i blaugrana sembrano aver perso terreno nei confronti dei rivali storici del Real Madrid. I Blancos infatti, sin dall’ arrivo in panchina di Zizou Zidane, hanno radicalmente cambiato la loro storica politica di gestione del club.

Lo scouting, la valorizzazione del prodotto locale, il lancio di numerosi giovani giocatori con conseguente abbattimento del monte ingaggi ed il calcio spumeggiante sembrano ora marchi di fabbrica del club comandato dal presidentissimo Florentino Pèrez e non più del Barça.

 

Il mondo blaugrana ha bisogno di una scossa per scuotersi dal torpore e buttarsi alle spalle un periodo difficile che è stato abilmente riassunto dall’ utente Twitter @sweeperability, sì tifoso madridista ma capace di analizzare lucidamente ciò che è accaduto ultimamente dalle parti del Camp Nou, mettendo in seria discussione il lavoro del presidente Josep Bartomeu.

Al netto dell’ acquisto di Luis Suarez dal Liverpool, tutti i giocatori acquistati per una cifra considerevole si sono rivelati inadatti al gioco del Barcellona. L’ ultimo, il portoghese Andrè Gomes, ha anche saggiato quanto il pubblico blaugrana possa essere pressante.

Come non menzionare anche la vicenda legata a Dani Alves? Il board del Barça ha lasciato andare a cuor leggero il terzino brasiliano, protagonista della cavalcata fino  alla finale di Cardiff con la maglia della Juventus e recentemente messo sotto contratto dal PSG di Unai Emery. Al suo posto non è stato acquistato nessuno, lasciando scoperto un ruolo fondamentale nello scacchiere tattico di “Lucho” Enrique costretto ad adattare l’ incursore Sergi Roberto.

Detta molto in maniera spicciola, sembra che Barça e Real Madrid si siano scambiati i ruoli. I blaugrana strapagano giocatori senza alcuna logica [negli ultimi tre anni circa 170M di euro sono stati spesi per André Gomes, Arda Turan, Paco Alcácer, Jérémy Mathieu, Aleix Vidal, Thomas Vermaelen e Jasper Cillessen] mentre alla Casa Blanca hanno preferito investire sul talento locale. La scorsa stagione è toccato a Lucas Vázquez e il baby fenomeno Marco Asensio, ma nella prossima stagione la quota di wonderkids aumenterà esponenzialmente. I veterani Pepe e Fábio Coentrão saranno  sostituiti da Jesús Vallejo e Theo Hernández, è stato richiamato alla base il regista Marcos Llorente e dopo l’ Europeo U21 in Polonia è stato acquistato Dani Ceballos.

Dunque, cosa potrebbe fare il Barça per rimettersi in pari col Real Madrid e riaccendere la passione tra i propri tifosi e gli amanti del fùtbol in generale?

Secondo il mio modesto parere un buon primo passo sarebbe rilanciare qualche giovane della Cantera. La qualità, come sempre, non manca.

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Marlon Santos, difensore centrale, 21 anni: il giovane difensore brasiliano è stato portato in Spagna dal capo scout Josep Boada dopo averlo seguito per tutta la sua precoce ma esaltante esperienza nella Serie A brasiliana. L’ex Fluminense, aggregatosi al Barça B, ha fatto il suo debutto con la prima squadra al Celtic Park di Glasgow ed esordito al Camp Nou a fine Maggio, giocando titolare contro il Las Palmas e il Eibar (sempre positivo nei disimpegni e nei duelli aerei, media di 95.50% di passaggi completati). Marlon Santos è un difensore diligente, agile, ma ha bisogno di ripulire il suo gioco dai troppi azzardi che si concede. Se il nuovo tecnico Ernesto Valverde dovesse far fuori il belga Vermaelen dal pacchetto dei difensori centrali, il brasiliano potrebbe rimanere stabilmente in prima squadra. Nel match di Sabato notte al Metlife Stadium contro la Juventus è subentrato a Gerard Piqué, giocando l’ intera ripresa al fianco di Samuel Umtiti.

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Marc “Cucu” Cucurella, terzino sinistro, 19 anni: protagonista assoluto del percorso del Barça U19 nella scorsa Youth League, interrottosi ad un passo dalla finale per mano dei poi futuri campioni del Red Bull Salisburgo, Cucurella ha fatto stropicciare gli occhi a parecchi addetti ai lavori. Il baricentro basso gli permette di essere un giocatore potente, dotato di agilità e velocità, ottima tecnica individuale, già disciplinato tatticamente, sa usare anche il piede destro nonostante sia dotato di un sinistro mortifero. Valverde potrebbe aiutarlo nella crescita aggregandolo gradualmente alla prima squadra, tenendolo sott’occhio più spesso e pensando a lui come long-term replacement per Jordi Alba, viste le scarse prestazioni offerte dal francese Lucas Digne.

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Sergi Samper, pivòte, 22 anni: è da un po’ che alle orecchie degli appassionati di calcio è arrivato il nome di Samper, giovane regista blaugrana che sembrava poter ripercorrere le orme di Cesc Fàbregas. A 18 anni, diventato leader del Barça B, debuttò con la prima, guadagnandosi sempre più spazio nelle rotazioni di campionato e la convocazione per la spedizione giapponese per la Coppa del Mondo per club. Da sempre corteggiato da Arsène Wenger, che avrebbe voluto portare il ragazzo a Londra insieme ad Héctor Bellerín e Jon Toral, Sergi ha trascorso la scorsa stagione in prestito in quella baraonda di società chiamata Granada. Rientrato alla base, conta di restare in prima squadra come prima alternativa all’ altro Sergi (Busquets, ndr) e compiere definitivamente il fatidico salto di qualità. Come ogni centrocampista nato e cresciuto a La Masia, Samper fa della visione di gioco e la tecnica individuale i suoi punti di forza. Sotto l’ala protettiva dei senatori potrebbe diventare uno dei prospetti più interessanti del calcio spagnolo.

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Carles Aleñá, centrocampista centrale, 19 anni: chi non ha mai sentito parlare almeno una volta del minùto centrocampista matarino? Cresciuto nel mito di Deco e Rivaldo, sembra aver chiari gli obiettivi per il futuro. Iniziata la carriera da trequartista, ha arretrato la sua posizione fino alla zona centrale di centrocampo, giocando “a pierna cambiada” (a piede invertito) così da favorire i tagli ed i tiri dalla media-lunga distanza di cui è specialista. Nel pre-season tour organizzato dal Barcellona è parte della spedizione che parteciperà alla International Champions Cup. Settimana scorsa, come Marlon e Samper, ha giocato il secondo tempo contro la Juventus agendo da mezz’ala sinistra e dialogando spesso con Denis Suárez. I numerosi infortuni occorsi a Rafinha e le poco convincenti prestazioni di Andrè Gomes potrebbero far sì che già dalla prossima stagione possa essere parte integrante della prima squadra.

Mi sarebbe piaciuto includere in questa analisi anche talenti cristallini come Eric Garcia e Jordi Mboula ma Pep Segura e la sua sua scioccante gestione del sistema giovanile blaugrana han fatto sì che ciò non avvenisse.

Scritto da @Maxi_Gooner.